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01 novembre 2020

 



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Niente coprifuoco per le esigenze fisiologiche del cane

 DIVIETI E DEROGHE

    
infografica polizia di statoE' davvero vietato portare fuori il cane negli orari del "coprifuoco" regionale? ANMVI puntualizza le deroghe per le necessità degli animali da compagnia.

Cresce il numero delle Regioni che hanno già ordinato (o si apprestano a farlo) il divieto di mobilità a tarda sera e di notte. In questi territori regionali, gli spostamenti sono consentiti soltanto se rientrano nelle deroghe ammesse dal Ministero dell'Interno. Si tratta delle stesse eccezioni ammesse durante il lockdown di primavera (motivi di lavoro, di salute e di necessità), le cui interpretazioni autentiche sono già state fornite dal Ministero della Salute e dalla Polizia di Stato.

A marzo, durante il lockdown totale, la Polizia di Stato aveva chiarito che la "gestione quotidiana degli animali domestici" rientrava nelle eccezioni consentite. In questa categoria ricomprendeva espressamente le esigenze "fisiologiche" e "veterinarie" dell'animale, in virtù del fatto che portare fuori il cane (e anche portarlo dal Veterinario) rappresenta una "comprovata esigenza primaria non rinviabile". 

Ferma restando la responsabilità penale sulla veridicità di quanto autodichiarato, resta "primaria" anche l'esigenza fisologica dell'animale che, come tale, può richiedere uscite in orari non diurni, non previsti o non programmabili. L'ANMVI non condivide pertanto l'interpretazione di alcuni notiziari, ripresa anche da organi di stampa e da agenzie, secondo cui vigerebbe un divieto inderogabile per le uscite con il cane, negli orari del "coprifuoco". A riprova, l'ANMVI fa notare che le infografiche della Polizia di Stato, aggiornate a questo mese, ripropongono le deroghe per gli animali da compagnia.

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25 luglio 2020

Abbandona lo stress non il tuo amico: la campagna IZS Lazio e Toscana con la Regione Lazio

Abbandona lo stress non il tuo amico: la campagna IZS Lazio e Toscana con la Regione Lazio


In estate ritorna l’emergenza antiabbandono degli animali domestici, le partenze per le vacanze pongono il problema della presenza di un 4 zampe. La soluzione dell’abbandono rappresenta un problema sociale, è un gesto deplorevole e un reato penale, punibile con un anno di carcere e sanzioni fino a 10mila euro (art. 727 del codice penale “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.) Abbandonare gli animali è un reato penale (Legge 20 luglio 2004, n.189), punibile fino a un anno di arresto.

  • Il fenomeno dell’abbandono non riguarda solo cani e gatti ma purtroppo coinvolge tutti gli animali d’affezione. La soluzione vacanze con il cane o il gatto può non essere gestibile? Le alternative esistono, come le pensioni, i dog sitter domiciliari.
  • Cosa fare se incontriamo un cane abbandonato? contattare le forze dell’ordine (Polizia stradale/Carabinieri per la tutela dell’ambiente, il cui numero verde è 800 253 608/Polizie locali/Vigili del Fuoco) o chiamare il numero verde ProntoAnas 800841148.
  • Se assistiamo al momento in cui l’animale viene abbandonato contribuiamo in ogni modo all’individuazione dei colpevoli.


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28 giugno 2020

Ondate di Calore - Bollettini

Estate 2020, attivo il sistema nazionale sulla previsione delle ondate di calore, in relazione all'epidemia di Covid-19
donna con cappello sul prato al sole

Prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute, soprattutto delle persone più fragili. È l'obiettivo della pubblicazione sul portale dei bollettini sulle ondate di calore in Italia.

I bollettini sono elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, nell'ambito del Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, coordinato dal ministero. Vengono pubblicati, come ogni anno dal lunedì al venerdì, a partire da metà maggio fino a metà settembre.

Il sistema operativo è dislocato in 27 città italiane e consente di individuare, giornalmente, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche a rischio per la salute, soprattutto dei soggetti vulnerabili: anziani, malati cronici, bambini, donne in gravidanza. Le città monitorate sono: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.

Quest'anno la pianificazione delle attività di prevenzione è particolarmente rilevante in relazione all’epidemia COVID-19 e alla sua evoluzione nei prossimi mesi. Di conseguenza le attività relative al 2020 saranno rimodulate tenendo conto del concomitante rischio legato all’epidemia in corso, con particolare riguardo ai sottogruppi di popolazione più vulnerabili. 

I bollettini sulle ondate di calore sono consultabili anche attraverso la APP Caldo e Salute, realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario della Regione Lazio - ASL Roma 1.
La APP è disponibile online per dispositivi Android su Play Google e per iOS su App Store. Dal portale del ministero è possibile scaricare numerosi opuscoli relativi alle ondate di calore, rivolti alla popolazione generale e agli operatori del settore (medici, personale delle strutture per gli anziani, personale che assiste gli anziani).




Fonti: 

10 giugno 2020

APPROVATO PIANO REGIONALE LAZIO 2020-2022 DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI #INCENDI BOSCHIVI






🔥🌳 APPROVATO PIANO REGIONALE 2020-2022 DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI #INCENDI BOSCHIVI
Nel periodo di massimo rischio d'incendio boschivo per il quale è dichiarato lo stato di grave pericolosità, è vietato, nelle zone boschive ed in tutti i terreni condotti a coltura agraria, pascoli o incolti, nonché quelli in aree a rischio incendio di interfaccia, compiere azioni che possano arrecare pericolo mediato od immediato di incendio.
Si ricorda che il periodo critico, per il rischio di incendi boschivi, è indicato nell'intervallo di tempo che va dal 15 giugno al 30 settembre.
E' tassativamente vietato:
a) accendere fuochi di ogni genere;
b) far brillare mine o usare esplosivi;
c) usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli;
d) usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per eseguire i lavori forestali autorizzati e non in contrasto con le PMPF ed altre norme vigenti), fornelli o inceneritori che producano faville o brace,
e) fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra
f) operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio;
g) esercire attività pirotecnica, accendere fuochi d'artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici;
h) transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all'interno di aree boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti;
👉 tutti i dettagli sono disponibili sul sito: infomobilita.astralspa.it/#!/road-works
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Fonte:

08 giugno 2020

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